CHI SIAMO
Con Ottobre 2019 abbiamo promosso 49 Gruppi ABC nella nostra provincia e nel basso vicentino al quale hanno partecipato oltre 630 familiari insieme a Collaboratori familiari, Operatori professionali e volontari

Familiari e professionisti volontari che operano nel campo sociale, geriatrico e della psicologia, mossi dal desiderio di offrire un aiuto e un’opportunità alle famiglie e alle persone coinvolte con la malattia di Demenza e Alzheimer. La nostra attività in associazione è iniziata nel 2010, formalmente costituiti come associazione ABC onlus nel 2013 Godiamo del sostegno e del patrocinio della Pastorale della Salute di Verona. Collaboriamo con il Gruppo Anchise di Milano, del Dott. Pietro Vigorelli. Cooperiamo con Istituzioni locali: comuni, Asl, Parrocchie, Associazioni, Medici di base.
l'Associazione ABC è l'unica realtà in Veneto che propone un cammino di condivisione, aiuto e cambiamento ai familiari dell’ammalato, ai loro collaboratori e volontari utilizzando il metodo ABC.
I partecipanti ai Gruppi ABC hanno la possibilità di acquisire, mediante la sperimentazione dei Passi visti di volta in volta, le modalità relazionali per vivere al meglio con il loro congiunto ammalato, diventando dei curanti esperti nell'uso della parola.
La famiglia in quanto tale diventa oggetto primario del nostro intervento: il nucleo familiare e quanti gravitano siano essi collaboratori o volontari
Nei Gruppi ABC i familiari raccontano e condividono le proprie esperienze, trovando soluzioni possibili che vanno al di là della visione personale di cosa sia possibile fare. Quando un familiare riesce a trovare delle soluzioni per lui soddisfacenti e ad essere relativamente felice, anche il malato sta meglio. La nostra attenzione volge pertanto al miglioramento della qualità di vita del familiare, del malato e del nucleo coinvolto.
Obiettivi dei gruppi ABC
- fornire al familiare gli strumenti per diventare un curante esperto nell’uso della parola;
- promuovere la felicità possibile sostenendo il caregiver nel focalizzare l'attenzione sulle capacità dell'ammalato e su quello che riesce ancora a fare, piuttosto che sugli errori;
- rafforzare la consapevolezza del familiare di essere competente nel prendersi cura del proprio caro;
- rompere l’isolamento a cui il familiare va incontro e prendersi cura di sé chiedendo aiuto;
- far riemergere e valorizzare le molteplici identità del familiare e dell'ammalato: il familiare non è solo un
caregiver e l'ammalato non è solo un malato;
- diffondere un modello innovativo di supporto sociale e promozione alla salute
- creare una rete di sostegno partecipe alla presa in carico della famiglia che possa farsi portatrice di una nuova
sensibilità relativa alla demenza.
Il metodo ABC:
Si tratta di un metodo innovativo messo a punto dal Dott. Vigorelli, il quale si è dedicato allo studio della malattia di Alzheimer considerata “malattia della parola”.
Egli ha proposto una terapia basata sulla parola a partire dal “Conversazionalismo” di Giampaolo Lai, pioniere nel campo: il metodo dei Gruppi ABC prevede “12 paassi”
Il Gruppo ABC utilizza anche l’esperienza dei gruppi di autoaiuto in cui i familiari, guidati da un conduttore con una formazione specifica, in collaborazione con i familiari/volontari con funzione di facilitatori, imparano a diventare dei curanti “esperti nell’uso della parola”.
Le riunioni si svolgono in cerchio con 8-15 familiari; ciascuno è libero di raccontare la propria esperienza, di ascoltare quella degli altri e di portare a casa idee e suggerimenti che ritiene importanti per se stesso. L’attenzione è rivolta alle parole scambiate ed ai silenzi che costruiscono la relazione tra familiare e malato. Nel corso degli incontri il conduttore e familiari/volontari facilitatori, accompagnano i partecipanti in un cammino di Dodici Passi, suggerimenti pratici che servono loro per diventare più competenti nell’affrontare i problemi quotidiani.
Azioni di promozione nel territorio
Il coinvolgimento dei familiari avviene attraverso la diffusione capillare nel territorio interessato cono un invito cartaceo e locandina.
Vengono interessati al “passaparola”: Medici, farmacie, assistenti sociali, parrocchie, gruppi presenti.
Il primo incontro è una serata di presentazione, dove viene esposto il progetto; si propongono 6 incontri a cadenza settimanale della durata di un’ora e mezza ciascuno. Al termine del percorso viene somministrato un questionario di auto valutazione del cambiamento rispetto alla situazione precedente la partecipazione al Gruppo ABC.
Gli orari e le serate vengono concordate con la maggioranza dei partecipanti, in base alle loro esigenze.
Al termine viene proposto un incontro con una geriatra/neurologa che risponderà alle domande dei familiari inerenti la malattia.
Le specificità dei Gruppi ABC:
Il gruppo nasce per un incontro con una famiglia che chiede aiuto, da una assistente sociale, da un assessore che vuole aiutare i familiari e i malati della sua comunità, da un “Progetto” promosso dalle Istituzioni regionali o locali.
- la partecipazione dei familiari è eterogenea, coinvolge il familiare che ha il suo congiunto all’inizio e quello
che si trova nella fase più grave della malattia;
- L’orario dei gruppi è deciso dalla maggioranza dei partecipanti, sono stati attivati gruppi dalle 18,30
alle 20 – dalle 20 alle 21,30 – dalle 20,30 alle 22
- Gli orari facilitano i familiari che non possono partecipare ai “Centri Sollievo” per motivi di lavoro o altro
Dal 2011 sono oltre 700 i familiari che hanno partecipato con grande soddisfazione in 49 gruppi ABC promossi a Verona, in provincia, perché è stata superata la solitudine è attivata la possibilità di fare una esperienza di speranza è anche di felicità possibile.
I familiari si scambiamo numero di telefono e mail per rimanere in relazione tra loro.
E’ stata aperta la porta della casa dove restavano rinchiusi anche per timore e vergogna.
I familiari partecipanti sono informati delle altre possibilità di aiuto promosse nel territorio.
L’esperienza di questi anni conferma la positività della proposta e il grande beneficio verso familiari, collaboratori e volontari.
Al termine delle sei serate viene proposta una settima serata con la presenza dei Servizi Sociali Territoriali e IL Centro Sollievo se presente - ultima serata con un esperto ( Geriatra - Nerurologo - ) dove si conosce nelle specifico le dinamiche della malattia.
l'Associazione ABC è l'unica realtà in Veneto che propone un cammino di condivisione, aiuto e cambiamento ai familiari dell’ammalato, ai loro collaboratori e volontari utilizzando il metodo ABC.
I partecipanti ai Gruppi ABC hanno la possibilità di acquisire, mediante la sperimentazione dei Passi visti di volta in volta, le modalità relazionali per vivere al meglio con il loro congiunto ammalato, diventando dei curanti esperti nell'uso della parola.
La famiglia in quanto tale diventa oggetto primario del nostro intervento: il nucleo familiare e quanti gravitano siano essi collaboratori o volontari
Nei Gruppi ABC i familiari raccontano e condividono le proprie esperienze, trovando soluzioni possibili che vanno al di là della visione personale di cosa sia possibile fare. Quando un familiare riesce a trovare delle soluzioni per lui soddisfacenti e ad essere relativamente felice, anche il malato sta meglio. La nostra attenzione volge pertanto al miglioramento della qualità di vita del familiare, del malato e del nucleo coinvolto.
Obiettivi dei gruppi ABC
- fornire al familiare gli strumenti per diventare un curante esperto nell’uso della parola;
- promuovere la felicità possibile sostenendo il caregiver nel focalizzare l'attenzione sulle capacità dell'ammalato e su quello che riesce ancora a fare, piuttosto che sugli errori;
- rafforzare la consapevolezza del familiare di essere competente nel prendersi cura del proprio caro;
- rompere l’isolamento a cui il familiare va incontro e prendersi cura di sé chiedendo aiuto;
- far riemergere e valorizzare le molteplici identità del familiare e dell'ammalato: il familiare non è solo un
caregiver e l'ammalato non è solo un malato;
- diffondere un modello innovativo di supporto sociale e promozione alla salute
- creare una rete di sostegno partecipe alla presa in carico della famiglia che possa farsi portatrice di una nuova
sensibilità relativa alla demenza.
Il metodo ABC:
Si tratta di un metodo innovativo messo a punto dal Dott. Vigorelli, il quale si è dedicato allo studio della malattia di Alzheimer considerata “malattia della parola”.
Egli ha proposto una terapia basata sulla parola a partire dal “Conversazionalismo” di Giampaolo Lai, pioniere nel campo: il metodo dei Gruppi ABC prevede “12 paassi”
Il Gruppo ABC utilizza anche l’esperienza dei gruppi di autoaiuto in cui i familiari, guidati da un conduttore con una formazione specifica, in collaborazione con i familiari/volontari con funzione di facilitatori, imparano a diventare dei curanti “esperti nell’uso della parola”.
Le riunioni si svolgono in cerchio con 8-15 familiari; ciascuno è libero di raccontare la propria esperienza, di ascoltare quella degli altri e di portare a casa idee e suggerimenti che ritiene importanti per se stesso. L’attenzione è rivolta alle parole scambiate ed ai silenzi che costruiscono la relazione tra familiare e malato. Nel corso degli incontri il conduttore e familiari/volontari facilitatori, accompagnano i partecipanti in un cammino di Dodici Passi, suggerimenti pratici che servono loro per diventare più competenti nell’affrontare i problemi quotidiani.
Azioni di promozione nel territorio
Il coinvolgimento dei familiari avviene attraverso la diffusione capillare nel territorio interessato cono un invito cartaceo e locandina.
Vengono interessati al “passaparola”: Medici, farmacie, assistenti sociali, parrocchie, gruppi presenti.
Il primo incontro è una serata di presentazione, dove viene esposto il progetto; si propongono 6 incontri a cadenza settimanale della durata di un’ora e mezza ciascuno. Al termine del percorso viene somministrato un questionario di auto valutazione del cambiamento rispetto alla situazione precedente la partecipazione al Gruppo ABC.
Gli orari e le serate vengono concordate con la maggioranza dei partecipanti, in base alle loro esigenze.
Al termine viene proposto un incontro con una geriatra/neurologa che risponderà alle domande dei familiari inerenti la malattia.
Le specificità dei Gruppi ABC:
Il gruppo nasce per un incontro con una famiglia che chiede aiuto, da una assistente sociale, da un assessore che vuole aiutare i familiari e i malati della sua comunità, da un “Progetto” promosso dalle Istituzioni regionali o locali.
- la partecipazione dei familiari è eterogenea, coinvolge il familiare che ha il suo congiunto all’inizio e quello
che si trova nella fase più grave della malattia;
- L’orario dei gruppi è deciso dalla maggioranza dei partecipanti, sono stati attivati gruppi dalle 18,30
alle 20 – dalle 20 alle 21,30 – dalle 20,30 alle 22
- Gli orari facilitano i familiari che non possono partecipare ai “Centri Sollievo” per motivi di lavoro o altro
Dal 2011 sono oltre 700 i familiari che hanno partecipato con grande soddisfazione in 49 gruppi ABC promossi a Verona, in provincia, perché è stata superata la solitudine è attivata la possibilità di fare una esperienza di speranza è anche di felicità possibile.
I familiari si scambiamo numero di telefono e mail per rimanere in relazione tra loro.
E’ stata aperta la porta della casa dove restavano rinchiusi anche per timore e vergogna.
I familiari partecipanti sono informati delle altre possibilità di aiuto promosse nel territorio.
L’esperienza di questi anni conferma la positività della proposta e il grande beneficio verso familiari, collaboratori e volontari.
Al termine delle sei serate viene proposta una settima serata con la presenza dei Servizi Sociali Territoriali e IL Centro Sollievo se presente - ultima serata con un esperto ( Geriatra - Nerurologo - ) dove si conosce nelle specifico le dinamiche della malattia.
I SOCI FONDATORI
BOMMARTINI MARTA Residente a Verona FAMILIARE DALLA TOMBA SERAFINA Residente a Belfiore DIRIGENTE DI COMUNITÀ DONINI SIRIO Residente a Verona FAMILIARE FACCI GIORGIO Residente a San Giovanni Lupatoto OPERATORE SOCIALE PANAROTTO LARA Residente a San Bonifacio ANIMATRICE PEROLI PAOLA Residente a Verona DIRIGENTE MEDICO - GERIATRA TEBALDI ROSETTA Residente a Soave FAMILIARE VESENTINI ROBERTO Residente a Verona SACERDOTE VINCO ANNALISA Residente a Verona ASSISTENTE SOCIALE |
il DIRETTIVO ABC
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